giovedì 31 gennaio 2013
domenica 17 dicembre 2006
SETTE travestite da RELIGIONE. ALLARME!
Da una decina d'anni e oltre si stanno diffondendo sette che si autodefiniscono religione.
Mirano e talvolta ottengono anche il riconoscimento dello stato.
Usano un metodo d'adescamento apparentemente al di sopra di ogni sospetto.
Coinvolgono soprattutto persone in difficoltà.
Sono rassicuranti dietro il loro vero volto viscido.
Praticano in modo scientifico il controllo della realtà.
Catechizzano mediante il lavaggio del cervello.
Rovinano famiglie. Praticano il ricatto, la minaccia, e metodi mafiosi.
Si stanno infiltrando nei punti nevralgici della società: tribunali, studi professionali, consultori...
Il loro punto di forza è il mutuo appoggio tra affiliati, anche in spregio alla legalità.
Inutile citare i giri di denaro, specie a danno dei malcapitati aderenti.
In auge in questi anni soprattutto i sedicenti BUDDISTI di Daisaku Ikeda.
Dietro il successo di Ikeda (che addirittura alcuni aderenti spacciano o confondono per ignoranza, nientemeno che con il Dalai Lama) e della sua setta - spacciata per religione e per buddismo tout court, in assoluto - una organizzazione stile Scientology, di estrema destra.
Ikeda ha avuto noie giudiziarie per via di molestie alle donne. Un giornale del 1996 riferisce che Daisaku Ikeda venne citato in giudizio da una vecchia seguace della Soka Gakkai, Nobuko Nobuhira. La denuncia fu presentata il 5 giugno al tribunale di Tokio. La donna sostenne di essere stata violentata più volte da Ikeda, tra 23 e 5 anni prima della querela. Le furono necessari molti anni per far arrivare a segno la denuncia. Ikeda si è ritrovato in tribunale per tre volte sul banco degli imputati; due di queste implicavano affari oscuri con donne.
Ha frequentato discussi (per usare un eufemismo) capi di stato come Noriega e Ceausescu. In Giappone Ikeda riveste una grande influenza sul partito politico del Komeito, partito che ha permesso la vittoria del centrodestra del premier Koizumi. Filoamercano, ha dato sostanziale appoggio alle teorie della guerra preventiva dell'amministrazione Bush, e in quest'ottica anzi l'attuale governo nipponico pare intenzionato a modificare la parte della Costituzione che impedirebbe all'esercito giapponese di intervenire all'estero e di avere un apparato militare che non sia di sola difesa.
La Methamphethamina consumata nel Giappone e prodotta nella Korea del Nord, è portata nel Giappone dai gangsters coreani vicini al Rev.Moon e a Daisaku Ikeda, che investe i soldi dei suoi seguaci nel commercio di droghe.
Recentemente è stato rivelato che il presidente di Soka Gakkai, Daisaku Ikeda, ha fornito i fondi monetari al generale Manuel Noriega per il suo traffico di cocaina. Inoltre è stato rivelato che il politico e fondatore del nuovo partito di frontiera del Giappone, Ichiro Ozawa, ha ricevuto grandi somme da Ikeda, ricavati dalla droga e dagli investimenti con il generale Noriega. Prof. Yoshihiro Tsurumi, direttore nell'università di New York City dell'Istituto di ricerca economico, in suo libro recentemente pubblicato, sostiene che Daisaku Ikeda, Ichiro Ozawa ed il generale Manuel Noriega, sono stati complici nel commercio del traffico di cocaina in Panama. La fonte di questa notizia è il generale Noriega stesso, che ha testimoniato che Daisaku Ikeda gli ha fornito i fondi monetari di Soka Gakkai per le sue attività di traffico di droga. Egli ha altresì testimoniato che Daisaku Ikeda paga regolarmente grandi somme a Ichiro Ozawa dai profitti del traffico di droga da lui prodotti con i fondi di Soka Gakkai. (http://www15.ocn.ne.jp/~oyakodon/doc5.htm).
Questi sono solo alcuni esempi, che mostrano, dietro la facciata pacifica, un personaggio squallido, come altri che abbiamo conosciuto tempi addietro e che hanno sfruttato cause nobili per abbindolare i deboli e a volte anche le istituzioni.
Abbiamo già in mano delle testimonianze di fatti accaduti in diverse zone, tra cui Catanzaro, Oristano, Roma, Firenze, Milano... contenenti le fattispecie su citate e aventi come caratteristica primaria, lo sfruttamento dell'ignoranza, il plagio, nonché la messa in atto del ricatto e della rappresaglia anche preventiva.
E' necessario fermarli o almeno sensibilizzare la popolazione di questo pericolo.
Stiamo predisponendo un dossier, pertanto chi avesse testimonianze da raccontare in proposito, è pregato di farle pervenire al blog.
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